Ricordi di atmosfere noir, nello scenario di un fast food di periferia.
Tra insalate mai condite e panini accusati
di essere malsani, ma poi divorati, una bocca mastica,
mastica parole.
Febbre e sentimenti ubriacano il poeta. Parla d’amore, illusioni, maghi e spacciatori.
Vomita i suoi versi nell’aria, già satura di fritto e salsa barbecue.
Al tavolo vicino, un avventore
sta ad ascoltare, gli si inumidiscono gli occhi e poi scende una lacrima:
al bancone stan friggendo anelli di cipolla.
Anche questo film ha delle atmosfere noir da paura: https://wwayne.wordpress.com/2018/01/23/di-questo-film-non-vi-scorderete-mai-piu/. L’hai visto?
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