L’asfalto della città si tingeva di mille sfumature ogni volta che percorrevo quelle strade per venire a cercarTi.
Erano quelli i tempi delle mele quando, ancora giovani, si viveva la purezza del sentimento, senza le pretese di un ritorno d’amore.
Io camminavo quelle vie, le stesse ove Tu solevi camminare, e nel mentre mi trastullavo col pensiero.
Godevo di un’illusione consapevole, conscio del fatto che un giorno tutto sarebbe svanito.
E così infatti fu.
E tuttavia l’eco di quei momenti continua a permanere in me.
Se ci pensi, in fondo, le sensazioni che viviamo oggi altro non sono che il riverbero di mille echi passati.
Ora, non è per cattiveria o per una strana forma di capriccio che non ti voglia portare in quegli stessi luoghi,
è che quelle strade continuano a parlarmi e non vanno battute come strade comuni, tali non sono.
Davvero, credimi, non volermene, ma io e te, stasera, tutte le strade del mondo se vuoi percorreremo tenendoci per mano,
ma quelle no.
Non ti appartengono.
Non ci appartengo, insieme.
Ti voglio bene.
Che bella, mi ricorda l’adolescenza
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