Ho preso una pausa da tutto, dalle necessità, dai bisogni, dai desideri.
Alla fine solo gli occhi mi son rimasti.
E con soltanto gli occhi ho guardato.
Ho guardato la gente, che non aveva occhi,
e dentro gli occhi di qualcuno ci ho visto i miei, di occhi.
Poi sono uscita, era estate, in alto c’erano le stelle, e mi sembravan vicine;
lontano, ho visto un capannone con la scritta “giocattoli” all’ingresso.
E poi con gli occhi ho parlato, ma non ero io a parlare;
e poi con gli occhi ho toccato, ma non ero io a toccare;
e poi con gli occhi ho rubato un sacco di cose, che ho riposto da qualche parte
e non so dove, ma so che ora quelle cose mi appartengono.
Con gli occhi ho visto i gatti, sui tetti;
oltre i tetti ho visto il freddo e il fumo,
ma non avevo freddo anche se il mio corpo tremava.
Era inverno, ho notato crepe, sulle mie mani,
mi son chiesta se le avessi pure in volto,
ma quei momenti non avevano viso, né bocca, né sorriso né pianto.
Ho abbassato lo sguardo sulle foglie morte ai miei piedi,
le ho osservate per bene, e ho capito che erano le mie, di foglie, ed io, albero spoglio, stavo guardando me stessa, lì, in terra.
Quanta profondità d’animo. Bellissimo
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Hey grazie ! 🙂
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Spiegato molto bene😘
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😘😘
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