Sensazioni

L’asfalto della città si tingeva di mille sfumature ogni volta che percorrevo quelle strade per venire a cercarTi.

Erano quelli i tempi delle mele quando, ancora giovani, si viveva la purezza del sentimento, senza le pretese di un ritorno d’amore.
Io camminavo quelle vie, le stesse ove Tu solevi camminare, e nel mentre mi trastullavo col pensiero.

Godevo di un’illusione consapevole, conscio del fatto che un giorno tutto sarebbe svanito.
E così infatti fu.

E tuttavia l’eco di quei momenti continua a permanere in me.
Se ci pensi, in fondo, le sensazioni che viviamo oggi altro non sono che il riverbero di mille echi passati.

Ora, non è per cattiveria o per una strana forma di capriccio che non ti voglia portare in quegli stessi luoghi,
è che quelle strade continuano a parlarmi e non vanno battute come strade comuni, tali non sono.

Davvero, credimi, non volermene, ma io e te, stasera, tutte le strade del mondo se vuoi percorreremo tenendoci per mano,
ma quelle no.
Non ti appartengono.
Non ci appartengo, insieme.

Ti voglio bene.

Non è come sembra

Non è come sembra.
Stai lì fermo, cercando di ricordare il titolo di un film che hai visto almeno quattro volte.
Ti guardi attorno, poi guardi fuori e ovunque vedi un film già visto.

Ci pensi ancora un po’ e poi concludi che il titolo l’hai proprio dimenticato.

Ci rinunci, pensi ad altro.

Nel momento in cui decidi questo e lo metti nero su bianco nella tua testa, materia grigia, grigia materia,
ti distrae il volo di un’ape fuori dalla finestra.

Hai un sussulto, sei allergico alle punture d’ape.

Forse potresti rimproverarti il fatto di non aver saputo credere.
Non sei mai stato bravo in queste cose.
Ma ti consola la convinzione che la fede sia una roba per deboli e tu hai lo spirito forte.

Lo spirito forte, certo.

La bottiglia di vodka che hai tracannato la scorsa notte ti ha lasciato addosso un senso di intorpidimento. Pensi ti farebbe bene del fresco, magari un bagno freddo.
Non c’è nessuno a preparartelo e al pensiero di farlo te, ti vien la nausea.

Lasci stare.

La corruzione della carne?
È qualcosa di sopravvalutato.
Ben venga, invece,
purché si preservi lo spirito, s’intende.

Ben venga la rivoluzione,
ben venga Gesù Cristo in Terra, semmai esiste,
ben venga la terza guerra mondiale, perché no?
Ben venga tutto ciò che credete sia bene che avvenga.

E, quindi, che rimane?
Tutto, se si è fortunati.
Tutto il silenzio e la pace possibili.

Masso Erratico

“Cosa succede quando … ?”, chiese il bambino al vecchio saggio.
Il vecchio saggio era un masso erratico alla foce di un fiume.
Il bambino non ottenne mai risposta dal masso.

Stette comunque in ascolto a lungo, sino a sera.

All’imbrunire tornò al focolare domestico
e gli sembrava di esser un po’ più masso,
gli sembrava di esser un po’ più saggio,
gli sembrava di non aver più bisogno di alcuna risposta né di alcuna domanda.

Quella sera il bambino saltò la cena.
Aveva ancora il silenzio del masso dentro e non voleva sporcarlo.

Oggi, quel bambino è un uomo di mare.
Da anni non vede la terraferma.

Il mare aperto terrorizzava il bambino che dialogava coi massi.
Il mare aperto non può spaventare l’uomo che quel bambino è diventato.

In quella distesa fluida e inconsistente,
l’uomo di mare va avanti a navigare
e non si accorge di essersi tramutato, egli stesso, in masso.